Mosaici pavimentali - Campata di San Pietro

Sommario: Settore 36 - Settore 37 - Settore 34 - Settore 35 

AAAA.CAMPATA.S.PIETRO

Fig. __. Campata di San Pietro [Diaconico]. Al centro della conca absidale l'altare barocco della Madonna del Popolo. In primo piano il sarcofago marmoreo cinquecentesco di re Guglielmo II il Buono.[Foto G. Oddo - Agosto 2011]

CAMPATE-S.PIETRO-S.PAOLO

Figura. A sinistra: Campata di S. Paolo [Protesi], vista della calotta absidale con l'effigie del santo. A destra: Campata di S. Pietro [Diaconico], vista della calotta absidale con l'effigie del santo. [Foto G. Oddo - Agosto 2011]

AA.SUBLIME.34-37.5

Figura. Campata di S. Pietro. A: absidiola di San Pietro; B: ingresso all'attuale sagrestia. [Aggiornamento settembre 2010]

1. L'Ala destra del Postpresbiterio è lo spazio corrispondente al diaconico. Il termine che usiamo - Campata di S. Pietro - è in relazione all’effigie dell'apostolo sulla volta dell’attigua calotta absidale [figura]. Gli scomparti pavimentali in opus sectile comprendono:
- il grande tappeto quadrato al vano della campata [n. 37, Pianta dei tappeti pavimentali del Grande Presbiterio];
- il tappeto in corrispondenza del fornice di collegamento alla sottostante Campata dei Guglielmi [n. 36, Pianta dei tappeti pavimentali del Grande Presbiterio];
- i due tappeti in corrispondenza del fornice di collegamento alla laterale Campata Centrale del Postpresbiterio [nn. 34 e 35, Pianta dei tappeti pavimentali del Grande Presbiterio].

2. I due maggiori episodi pavimentali delle Campate di S. Paolo e di S. Pietro - settori 22 e 37 - costituiscono applicazioni identiche dello stesso impianto figurativo, a grandi moduli quadrati. Le poche differenze riguardano la soluzione compositiva degli snodi intermodulari e l'assenza di asole marmoree al centro dei sette moduli periferici [aree biquadratiche]. Sul senso dei termini snodo intermodulare e area biquadratica, si legga più avanti la nota di commento del Diagramma iconografico e la didascalia della Riproduzione digitale del sottosettore 5 [lettura della dinamica degli intrecci].

A.PROTESI-DIACONICO.1

Figura. A sinistra: Pianta Campata di S. Paolo [Protesi] - A destra: pianta Campata di S. Pietro [Diaconico]. [Aggiornamento novembre 2010]

 

Settore 36

sett.36-lastratura

Figura. Campata di S. Pietro, Settore 36, Fornice di collegamento all'Ala Destra del Presbiterio, Totale.

 

SETT.36-BIS.D.1-D.2

SETT.36-BIS-C.2.3

Figura. [Aggiornamento settembre 2010]

 

SETT.36-BIS-C.1.2.TER

SETT.36-BIS-C.3.4.TER

Figura. [Aggiornamento ottobre 2010]

 

SETT.36-A.1-BIS

Figura. Stadi di elaborazione dell'unità modulare. A Schema biquadratico primitivo. B Determinazione figurativa primaria: configurazione delle tracce, inserimento del nucleo. C Determinazione figurativa secondaria o minuta: resa trifilare delle tracce; articolazione del nucleo [anello marmoreo e disco di porfido].

 

SETT.36-A.2

Figura. Stadi di elaborazione dell'impianto figurativo globale.

SETT.36-A.3

Settore 37

sett.37.lastr.bis

3. E' l'episodio esecutivo più vasto della Campata di S. Pietro [in effetti, i settori 34 e 35 ricadono nell'area del Fornice di collegamento alla Campata centrale del Postpresbiterio, e il settore 36 nell'area del Fornice di collegamento alla Campata dei Guglielmi]. Nel corso dell'anno 2009, il settore 37 è oggetto di una campagna di restauro a cura del tecnico sig. Cesare Tinì, per conto della Soprintendenza ai Beni Culturali.

AA.SUBLIME.36-37.1

AA.37_MOS.TOT.1

Figura. Campata di S. Pietro, Settore 37, Totale. [Aggiornamento ottobre 2010]

 

AA.37_MOS.TOT.MOD.8.BIS

AA.37_MOS.TOT.MOD.8

Figura. Campata di S. Pietro, Settore 37, Modulo 8. [Aggiornamento ottobre 2010]

 

AA.37_MOS.TOT.MOD.5.BIS

Figura. Campata di S. Pietro, Settore 37, Modulo 5. [Aggiornamento ottobre 2010]

 

AA.37_MOS.TOT.MOD.2

Figura. Campata di S. Pietro, Settore 37, Modulo 2. [Aggiornamento ottobre 2010]

 

SETT.37-SNODI-B-C-F-G.1

SETT.37-SNODI-B-C-F-G.3

Figura. Campata S. Pietro, Settore 37, Snodi B C F G. [Aggiornamento novembre 2010]

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Campata di S. Pietro. Campagna di restauro pavimentale dell'anno 2009. In figura, il tecnico, sig. Cesare Tinì, all'opera. [Foto B. Hoffmann - Marzo 2009]

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[Foto G. Oddo - Luglio 2009]

Modulo n. 8, settori pavimentali 22 e 37. Il riquadro del modulo è parzialmente coperto dalle strutture marmoree della fastosa balaustra di recinzione, all'ingresso delle absidìole di S. Paolo e di S. Pietro. L'accostamento dei due particolari per mettere in evidenza il diverso trattamento del campo nucleare del modulo. Nella Campata di S. Pietro, lo spazio centrale di ogni modulo è caratterizzato dall'inserimento, attorno all'immancabile disco di serpentino o di porfido, di un anello marmoreo di cerchiatura, tangente ai vertici della struttura biquadratica.

Figura. A sinistra: Campata di S. Paolo, settore 22, particolare modulo 8. A destra: Campata di S. Pietro, settore 37, particolare modulo 8. [Disegno G. Oddo - Elaborazione digitale]

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[Foto G. Oddo - Luglio 2009]

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Figura. Campata di S. Pietro, settore 37. A sinistra: compagine marmorea dell'insieme delle nove unità modulari integrali, senza i tagli di adattamento all'estensione dello spazio disponibile. A destra: schema iconografico. L'impianto si compone di moduli quadrati [giallo in figura], collegati, a gruppi di quattro, da losanghe che, intrecciandosi reciprocamente, determinano la connessione dei moduli e la complessità dello schema. [Disegno G. Oddo - Elaborazione digitale]

 

Settore 34

Il settore è riprodotto in due versioni [A e B] che differiscono unicamente nella misura dell'altezza. La versione B è più aderente alle misure reali e, pertanto, è quella inserita nella Pianta Generale dei Tappeti Pavimentali del Grande Presbiterio. La versione A, caratterizzata dalla regolarità delle aree esagonali, in quanto tende alla resa della perfetta configurazione del modello, è ciò che definiamo, convenzionalmente, soluzione sublime. La soluzione sublime è una soluzione eminentemente teorica. Essa soddisfa, al più alto grado possibile, criteri di regolarità geometrica.

Ciò che caratterizza la struttura del testo figurativo del settore in esame è la sua evidente asimmetricità. Assieme al corrispondente del lato opposto della Basilica, esso costituisce l'unico e, al momento, inspiegabile dispositivoa parzialeasimmetriacompositiva: la regola fondamentale della perfettadoppiasimmetria è, in questo caso, incomprensibilmente disattesa.

Ritenere che l'attuale formulazione non corrisponda a quella originaria vuol dire ammettere che sia stata operata un'amputazione della stesura originaria, con l'effetto di determinarne l'accorciamento, dalla parte della Campata Centrale del Postpresbiterio, verso cui essa penetrava di una lunghezza equivalente alla parte mancante a ricostituirne la perfetta doppia simmetria.

Lo strumento operativo digitale ci consente di elaborare simulazioni in grado di visualizzare assetti teorici di qualunque tipo. Esse non propongono qualcosa che, riteniamo, possa rappresentare lo stadio anteriore ed originario dell'opera [tale aspetto esula dagli obiettivi di questo lavoro], ma la sua ideale configurazione di adeguamento ai criteri esecutivi generali.

SETT.34.STUDI.7

Figura. A:___; B:___. [Aggiornamento novembre 2010]

 

SETT.34.MOSAICO.5

Figura. Campata di S. Pietro, Fornice laterale di collegamento alla Campata Centrale del Postpresbiterio, Settore 34, Totale Versione B. [Aggiornamento novembre 2010]

 

SETT.34.MOSAICO.3

Figura. Campata di S. Pietro, Fornice laterale di collegamento alla Campata Centrale del Postpresbiterio, Settore 34, Totale Versione A. [Aggiornamento novembre 2010]

 

SETT.34.MOSAICO.4

Figura. Tribuna maggiore, Settore 47, Totale. [Aggiornamento novembre 2010]

 

SETT.34.STUDI.4

Figura. Sovrapposizione del settore 34, versione A, al dispositivo esteso ad esagoni coassiali congruenti. [Aggiornamento novembre 2010]

 

SETT.34.STUDI.5

Figura. Inserimento dei settori 34, versione A, [a sinistra] e 47 [a destra] nei dispositivi ad aggregazione estesa. [Aggiornamento novembre 2010]

 

inserim.1

inserim.2

inserim.3

Figura. Studi di schema generativo. A. Estensione ad esagoni regolari coassiali e non-congruenti. B. Estensione ad esagoni regolari coassiali e congruenti. Per convenzione, si definisce soluzione sublime quella fondata sull'applicazione dello schema ad esagoni congruenti. Dai parametri "a" e "b" dipende anche la gestione di aspetti come la densità di stesura musiva dell'impianto; nella soluzione C tale densità è decisamente maggiore. Nella soluzione sublime, l'identità dei parametri [a=b] determina l'unità del rapporto [a/b=1].

 

Settore 35

SETT.35.4

Figura. Campata di S. Pietro, Fornice laterale di collegamento alla Campata Centrale del Postpresbiterio, Settore 35, Totale Versione A. [Aggiornamento novembre 2010]

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